Il conte di Fersen, noto anche come Axel von Fersen, nacque il 4 settembre 1755 a Stoccolma, in Svezia. Appartenente ad una delle famiglie nobili più importanti del paese, egli divenne noto per la sua partecipazione alla Rivoluzione francese e per la sua relazione con la regina Maria Antonietta.
Fersen iniziò la sua carriera come ufficiale dell'esercito svedese, ma presto si trovò coinvolto negli affari politici internazionali. Nel 1780, venne inviato a Parigi come ambasciatore svedese, dove divenne un membro influente della corte francese.
Durante la Rivoluzione francese, Fersen sostenne i monarchici e divenne un sostenitore della famiglia reale. Fu un amico intimo di Maria Antonietta e si dice che abbia avuto una relazione romantica con lei, anche se ciò non è mai stato confermato ufficialmente.
Quando la famiglia reale venne imprigionata durante la Rivoluzione, Fersen fece diverse tentativi per liberarli, ma senza successo. Nel 1792, si recò a Parigi e partecipò ai preparativi per la fuga della famiglia reale, ma il piano fu scoperto e fallì.
Dopo la morte di Maria Antonietta nel 1793 e l'esecuzione di Luigi XVI, Fersen continuò a sostenere i monarchici e partecipò ad alcune cospirazioni per restaurare la monarchia. Nel 1810, venne assassinato a Stoccolma da una folla inferocita che lo riteneva responsabile della morte di Gustavo IV, re di Svezia.
Il conte di Fersen viene spesso ricordato per la sua devota lealtà nei confronti della famiglia reale francese e per il suo ruolo nella Rivoluzione francese. La sua vita e la sua morte sono stati oggetto di diverse opere letterarie e cinematografiche.
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